Le doppie immagini tra uomo e ambiente
Alla galleria d’arte “L’Incontro”, a Cosenza, nella mostra personale di Tonina Garofalo ci hanno maggiormente colpito l’intensità del colore, il predominio delle curve a scapito della geometricità delle figure ed il gioco cromatico dei vari acrilici.
Ricorre sovente, nell’ultima produzione della Garofalo, la donna. Sullo sfondo o protagonista, la figura femminile diventa strumento per liberare «l’energia plastica in “favole” fantasiose e misteriose». Veicolo di vita e, nel contempo, di morte la donna della nostra artista sfida quanto la circonda e viene, a sua volta, sfidata; il suo sereno viso — come ha puntualizzato Vivaldi – può, anche, sovrapporsi ed entrare in diretto contrasto con forme
astratte, «scagliate veementi nello spazio», che lo compenetrano pur sfuggendogli.
Risulta, pertanto, la produzione artistica della Garofalo da interpretare: sentimenti, emozioni, ricordi vengono ripresi non solo nelle tele ad olio ma anche nei quadri a china e ad acquerello. In questi i colori si fanno più tenui, trionfano le doppie immagini, che si integrano, in un gioco di luce e di colori.
La donna diventa uno strumento di raccordo non solo con l’inconscio ma anche con elementi naturali. L’uomo e l’ambiente, dunque, in Tonina Garofalo, si fondono ed arrivano a realizzare una organicità plastica elegante e, nel contempo, inquietante.
“Nuova Comunità”. Cosenza, gennaio 1984.